Cosa sono gli impianti dentali con poco osso?
Questa terminologia usata in internet per abbreviare la ricerca ed individuare risultati idonei, per saziare la sete di informazioni, che presumibilmente il paziente esercita, offre l’opportunità di giungere immediatamente al cospetto dell’interessato con questa pagina, APPOSITAMENTE CREATE PER LUI.
PER QUESTO MOTIVO, STO’ PARLANDA A TE’, SI PROPRIO A TE’!!!
So’ esattamente quello che stai cercando e perche’ lo fai, per questo motivo, se vorrai ascoltarmi sicuramente risolverai una volta per tutte la tua atrofia dentale, sia mascellare che eventualmente mandibolare.
Passati 6 mesi ad osteointegrazione avvenuta, si sostituiscono le protesi dentali fisse provvisorie, nel nostro caso circolari senza falsa gengiva, nonostante la paziente sia atrofica, con grave mancanza di osso, con 2 bellissimi circolari senza falsa gengiva definitivi.
L’intervento è riuscito, la paziente è stata riabilitata, tutti gli impianti si sono osteointegrati e la grave atrofia sconfitta.
Poco Osso? SOLUZIONE 388 7527525
PERCHE’ CHIAMARVI ANCHE SE NON SIETE NELLA MIA CITTA’?
Bisognerebbe girare la stessa domanda al paziente che stazionando nella propria città indipendentemente che il proprio caso di grave atrofia mascellare avrebbe richiesto ben altre specificità e competenze.
Oggi indipendentemente dalla distanza per tornare a masticare e sorridere sono obbligati a recarsi presso il nostro centro dentale a Padova super specializzato nelle soluzioni fisse per pazienti atrofici gravi.
Perchè noi riusciamo dove altri falliscono?
Per rispondere a questa domanda, desidero, che guardiate alcuni nostri casi clinici nel canale di Youtube realizzato perchè in questo modo l’informazione supera i concetti banali precostituiti.
DRITTI ALLA SOLUZIONE, puoi vedere la realtà dei casi trattati il 90%100 gravi assenza di osso mascellare e mandibolare, che la nostra competenza ci porta a risolvere definitivamente con dentature fissa ed estremamente estetiche indipendentemente la mancanza di osso mascellare
TECNICHE E STRADE DIVERSE, PER LA CURA DELLO STESSO PAZIENTE ATROFICO:
Le nostre tecniche sono estremamente attuali e innovative, offrono l’opportunità di intraprendere un’ulteriore strada, da quella obbligata, che percorrono la maggior parte delle strutture interpellate dal paziente atrfico grave.
La strada che in presenza di una grave atrofia mascellare superiore, si trova a percorrere la maggior parte dei centri, investiti dalla responsabilità a loro affidata,
Risulta il classico rialzo del seno mascellare, l’innesto d’osso autologo, la rigenerazione dentale attraverso le cellule staminali, che tanto in voga sono oggi.
ECCO DOVE LA NOSTRA STRADA SI DIVIDE:
Nella gestione di un paziente con l stesse necessità optiamo, per una soluzione diametralmente opposta, COME?
ATTRAVERSO L’UTILIZZO DELLE OSSA BASALI COME NUOVO ANCORAGGIO PER GLI IMPIANTI DENTALI, ZIGOMATICI PTERIGOIDEI
PRIMA DI INIZIARE: COSA SONO LE OSSA BASALI?
Le ossa dette basali, sono ossa di resistenza, ossa che devono compiere il proprio dovere, quando per mancanza di elementi dentali i nostri ossi alveolari, di mascella e mandibola si ritirano completamente.
A questo punto cosa succede, quando restiamo senza denti e osso? Al dilà della masticazione, che viene certamente a mancare, nel contempo, anche la funzionalità delle ossa alveolari, della mascella e della mandibola cessano di colpo.
Oltre alla masticazione, a cosa contribuivano queste ossa?
Le ossa alveolari oltre che alla masticazione, contribuivano al supporto del nostro cranio, in tutte le classiche attività quotidiane, alla loro scomparsa, chi erediterà tale funzione?
LE OSSA BASALI NATURALMENTE
Ecco svelato il segreto delle ossa Basali, chiamate in questo modo, come partigiani della resistenza, fungono appunto, come ultimi baluardi di pilastri di resistenza, per sorreggere in posizione eretta il nostro cranio durante tutte le attività umane giornaliere.
QUALE E’ LA PECULIARITA’ DELLE OSSA BASALI?
Le ossa basali, sono ossa estremamente dure e resistenti in oltre sono ossa che nel corso del tempo non tendono a consumarsi, questa loro peculiarità le rende particolarmente interessanti per il medico implantologo, alla ricerca di NUOVE zone di ancoraggio PER L’INSERIMENTO DEGLI IMPIANTI DENTALI, una volta che quelle del mascellare e della mandibola risultano assenti.
QUALI SONO LE OSSA BASALI?
Le ossa basali sono:
1 Osso del processo Canino
2 Osso del processo Zigomatico
3 Osso del processo Palatino/Pterigoideo
COME AVVIENE L’INTERVENTO? E COME VENGONO USATE QUESTE OSSA?
L’intervento avviene, con una prima fase di visita, per individuare i siti preposti per l’inserimento degli impianti dentali basali, zigomatici e pterigoidei, una volta che queste ossa sono state individuate e non presentano problematiche di anomalia e dimensione, si programma il progetto implantare su ossa basali vero e proprio.
COME SI INTERVIENE?
Una volta che abbiamo appurato, che le zone interessate non presentano anomalie di nessun tipo, si prepara un modellino stereolitografico a grandezza naturale del cranio del paziente attraverso l’invio dei file ottenuti tramite la TAC CONE BEAM. Ottenuto il manufatto, nelle mani del Professore, inizia a prendere quasi vita e forma, l’intervento tramite il progettano accquisendo alcune misure giudicate indispensabili, tutta la progettualità, dell’inserimento degli impianti dentali, che giungeranno al termine dell’intervento, all’ottenimento di una nuova struttura stabile e fissa, per l’avvitamento di una protesi dentale circolare, che risolverà definitivamente tutte le problematiche d’estetica e masticazione del paziente atrofico.
OTTENUTO IL PROGETTO COME AVVIENE L’INTERVENTO?
- L’intervento avviene, tramite:
- 1 Preparazione del paziente sulla poltrona del dentista
- 2 Fase di ripetute iniezioni per sedare la zona anatomica e prepararla per l’intervento.
- 3 Inizio estrazioni degli elementi dentali compromessi e l’eliminazioni di eventuali radici residue, bonifica completa di tutti gli elementi inseriti nelle gengive del paziente, con una buona ed approfondita profilassi, perima dell’intervento con taglio bisturi.
- 4 A questo punto si individua il lembo gengivale di accesso e si procede all’incisione vera e propria, per giungere alle parti anatomiche interessate, tramite lo scollamente vero e proprio della gengiva. Giunti in prossimità del sito prestabilito, si adottano tutte quelle funzionalità atte per salvaguardare i punti strategici del corpo umano, come vene, arterie e nervi. Fatto questo si procede come da progetto sul modellino stereolitografico, si individuano le zone prestabilite e si porta avanti tutto l’iter dell’intervento.
- Con una piccola fresa chirurgica si incide una parte piccola dell’osso superiore del seno mascellare, in questo piccolo solco si inserisce la punta della fresa, che a questo punto roteando e spinta su e giu’ con la roteazione, provoca il solco nell’osso.
- Questo solco è stato progettato tramite l’utilizzo di un semplice filo, che tenuto in trazione, dalla parte superiore dell’osso del seno mascellare proprio al centro dove l’osso manifesta una forma simile ad una lettera elle sino al capo opposto in zona premolare canino, a questo punto la trazione ne disegna un percorso, lo stesso percorso, che tracciato seguirà la fresa nella realizzazione vera e propria dell’alloggio per l’impianto zigomatico, che si andrà successivamente a collocare tramite avvitamento.
- 5 A questo punto si avvita l’impianto dentale zigomatico, stando particolarmente attenti al posizionamento esatto come da progetto giunto a tale misura l’intervento termina, con la sutura dei lembi sovrastanti, chiusa la gengiva, il paziente risulta riabilitato con successo.
- 6 Al termine dell’inserimento degli impianti dentali zigomatici, l’intervento puo’ terminare con 2 diversi scenari:
- 1 Carico immediato con avvitamento lo stesso momento dell’inserimento della protesi dentale fissa
- 2 Protesina removibile, in attesa che gli impianti dentali giungano ad osteointegrazione, a quel punto si potrà avvitare una protesi dentale fissa e definitiva, che offrirà al paziente nuova masticazione e fiducia in se stesso.
- 6 Passati circa 3/4 mesi dei 6/7 canonici, se per il paziente è stato obbligatorio inserire una protesina removibile per un carico differito, vorrà dire che tutti gli impianti dentali sono rimasti sommersi in attesa di guarigione, per questi pazienti allo scoccare dei 3/4 mesi devono recarsi nuovamente in studio per sottoporsi allo scappucciamento degli impianti dentali.
- Perchè avviene questo processo? Questo processo si rende obbligatorio, perchè durante l’intervento è stato stabilito dopo alcune valutazioni del chirurgo che lo stesso si sarebbe operato con un carico differito, con l’inserimento di tutti gli impianti dentali in loco, ma al contrario del carico immediato lo stesso terrà gli impianti dentali sommersi in attesa di guarigione, nel frattempo porterà una protesina removibile.
- Per questa ragione, in prossimità dello scoccare dei 6 mesi, circa al 3/4 mese bisognerà far emergere nuovamente i monconi di questi impianti dentali sommersi, in previsione del giorno, che dovrà montare quindi avvitare la protesi sugli impianti dentali zigomatici e pterigoidei.
COME AVVIENE LO SCAPPUCCIAMENTO DEGLI IMPIANTI ZIGOMATICI?
Lo scappucciamento degli impianti zigomatici, solo per i pazienti, che non sono riusciti ad ottenere un carico immediato, avviene tramite la sezione con un bisturi di un piccolissimo taglietto erogato attraverso l’utilizzo di un bisturi, questo permetterà al chirurgo, di incidere una piccola parte di lembo, che ricopre il moncone dell’impianto, facendone riemergere la base.
- 7 A questo punto siamo giunti alla guarigione degli impianti dentali, verificabile da una sempplice panoramica. Ora il paziente dovrà sottoporsi ad una serie di step celeri per giungere al montaggio definitivo della protesi fissa.
- 8 A scappucciamento degli impianti ottenuto in concomitanza della guarigione tramite l’osteointegrazione degli impianti dentali zigomatici nell’osso il paziente inizierà la fase della prova barra, una barra in titanio saldata da impianto a impianto, che fungerà da sottostruttura della protesi dentale fissa, offrendo al manufatto definitivo, una propria resistenza capace di resistere nel tempo alle sollecitazioni che le perverrà dalla masticazione.
- La prova si egegue avvitando la barra sugli impianti nella bocca della paziente, si effettuerà una tac per verificare che tutto sia al posto giusto.
- 9 Terminata questa fase si passa alla prova estetica, durante questa prova si registreranno tutte le indicazioni che giungono dalla paziente, come forma, colore, dimensione e grandezza della protesi dentale, oltre ad eventuali variabili che si andranno a cambiare successivamente alla prova con tutte le modifiche del caso.
- 10 A questo punto siamo giunti al grande giorno finalmente le prove per la paziente sono terminate e oggi potrà montare la nuova protesi dentale fissa.
Siamo a farvi visionare alcuni nostri casi clinici portati al successo tramite la nostra tecnica di implantologia PterigoZigomatica in contrapposizione alla tecnica standard ordinaria di implantologia zigomatica detta QUAD
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