Seni paranasali Chiusi:
Sei un paziente con una grave atrofia mascellare e non puoi sottoporti all’inserimento di impianti dentali ordinari perchè ti manca l’osso. Al contempo dopo una visita ti è stato consigliato di sottoporti ad intervento con inserimento di impianti zigomatici.
Ma se al controllo ti è stato detto, che hai la sinusite è possibile sottoporsi ad intervento di impianti Zigomatici?
Re da tac risultano i paranasali chiusi è opportuno sottoporsi all’intervento di implantologia Zigomatica?
Sicuramente risulta ALTAMENTE SCONSIGLIATO, SOTTOPORSI AD INTERVENTO DI IMPIANTI ZIGOMATICI, SE SI SOFFRE DI SINUSITE CON I PARANASALI, CHIUSI.
I seni paranasali (lat. sinus paranasales) sono quattro paia di cavità all’interno delle ossa del massiccio facciale, comunicanti tramite canali ossei ed orifizi con le cavità nasali, che a loro volta possono comunicare con l’esterno.
La sinusite è un processo infiammatorio, acuto o cronico, delle mucose dei seni paranasali, spesso accompagnata da un processo infettivo primario o secondario.
In caso di sinusite, la mucosa infiammata aumenta il proprio volume, determinando un restringimento degli osti di comunicazione tra seni paranasali e cavità nasali. Questo dà origine ad un ristagno del muco all’interno dei seni, che diviene un sito ideale per la crescita di batteri giunti dalle cavità nasali o dalla cavità orofaringea. Si determina così una sovrapposizione tra infiammazione (che può essere di varia origine, ad esempio allergica) ed infezione.
Questa patologia può colpire soltanto persone in cui i seni paranasali siano ben sviluppati; per questo motivo i bambini in età pediatrica, nei quali i seni non si sono ancora formati, non contraggono la malattia.
La sinusite si può scatenare in seguito ad un qualsiasi processo infiammatorio delle cavità paranasali. Spesso questo è determinato da una rinite di origine virale (Rhinovirus o altri della famiglia Picornaviridae), batterica (Staphylococcus aureus, Streptococcus pyogenes tra i tanti), fungina (in caso di immunodeficienza) o non infettiva (ad esempio rinite allergica).
Si può quindi sviluppare, così come altre infiammazioni di cavità del cranio (otiti, mastoiditi), in seguito ad un’espansione di un’infezione che colpisce prima l’orofaringe.
Meno sovente la causa di sinusite può essere un’infezione dell’arcata dentaria superiore, che si mette in comunicazione con le cavità paranasali tramite la radice dei denti molari o più raramente dei denti premolari che demolisce il pavimento dei seni mascellari determinando un ostio di comunicazione.
Sintomatologia
La sinusite può presentarsi in diverse forme:
- acuta, se persiste per un periodo massimo di 2-3 settimane;
- cronica, se i sintomi si protraggono per periodi più lunghi (anche alcuni mesi);
- ricorrente, se lo stesso paziente accusa durante l’anno più di 3 recidive.
In generale i sintomi della sinusite constano di dolore e senso di pressione al volto, in zone diverse a seconda del seno paranasale interessato. Si possono accompagnare poi i sintomi aspecifici dell’infiammazione o di un’infezione (cefalea, febbre, rinorrea con muco verde-giallastro, tosse grassa, mal di denti).
Complicanze
Una sinusite non curata adeguatamente o non diagnosticata tempestivamente può portare a delle gravi complicanze:
- ascesso o cellulite orbitaria
- trombosi del seno venoso cerebrale
- meningite e/o ascessi intracerebrali
- osteomielite
Diagnostica
Un’accurata anamnesi aiuta nella maggior parte dei casi a formulare la diagnosi. L’esame radiologico viene eseguito solamente in casi in cui si sospettano complicazioni, dove la manifestazione non è tipica o quando il paziente non reagisce alla terapia sintomatica. Un’analisi microbiologica del secreto aspirato dal seno paranasale conferma definitivamente la diagnosi; tuttavia, il suo impiego al giorno d’oggi è di secondaria importanza.
Da ogni singolo paziente è di fondamentale importanza rilevare ogni possibile sintomo riconducibile ad una complicanza già durante l’anamnesi. Vanno perciò attivamente cercati mal di testa diffusi ed intensi, dolori all’occhio o in zona oculare, disturbi visivi (diminuzione del visus, diplopia), rigidità o tensione nucale.
Terapia
La terapia si basa sull’utilizzo di antibiotici, antinfiammatori e cortisone per i casi più gravi, antistaminici, decongestionanti nasali, terapia aerosolica con farmaci, lavaggi nasali con soluzioni idrosaline, spray ad uso topico. L’uso dell’antibiotico deve essere valutato con attenzione, poiché i casi di sinusite di origine batterica (che richiedono una terapia antibiotica) sono nettamente meno frequenti rispetto ai casi di sinusite di origine virale ed è necessario il parere di un medico per valutare la prescrizione e somministrazione di un antibiotico a cui il batterio patogeno sia sensibile. Nelle forme croniche è consigliata un’assidua terapia termale.
Un trattamento che oggi trova sempre più largo impiego, grazie alla sua praticità e all’assenza di effetti collaterali, consiste nelle nebulizzazioni nasali di sodio ialuronato (acido ialuronico) 9 mg APM – Alto Peso Molecolare, efficaci sia in associazione a cortisonici topici, sia come unica terapia. L’acido ialuronico è infatti in grado di esercitare un’azione antinfiammatoria, mucolitica e di ripristino della integrità della mucosa danneggiata. Un’ulteriore importante caratteristica del sodio ialuronato come trattamento topico, evidenziata da recenti studi, consiste nella sua capacità di ostacolare la formazione del biofilm, ovvero di quella sorta di pellicola protettiva che i batteri costruiscono per aderire alla superficie della mucosa, e che risulta molto resistente anche all’azione degli antibiotici. L’utilizzo periodico di nebulizzazioni nasali con sodio ialuronato ad alto peso molecolare permette anche di prevenire la recidiva degli episodi acuti.
Immagini correlate
Queste immagini mostrano studio TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) del massiccio facciale, in sezioni assiali e in ricostruzione coronale. L’esame mostra la presenza di ispessimento flogistico a cornice del rivestimento mucosale delle pareti del seno mascellare destro e sinistro. Appaiono invece normopneumatizzati i seni frontali e sfenoidali. Il materiale flogistico è inoltre presente al livello delle cellule etmoidali. Parzialmente ostruito da materiale ipodenso l’ostio mascellare destro, pervio invece appare il sinistro. Sono inoltre pervi gli infundiboli destro e sinistro, lo hiatus semilunare destro e sinistro, l’ostio dei recessi sfenoetmoidali bilateralmente ed i canali frontonasali bilateralmente.
Dopo la terapia e la guarigione presso l’otorino si potranno inserire gli impianti Zigomatici
Chi è? L’ Otorinolaringoiatria?
L’otorinolaringoiatria è la branca della medicina che si occupa di prevenzione, diagnosi e terapia sia medica sia chirurgica delle patologie del distretto testa-collo, ossia dell’orecchio (udito ed equilibrio), del naso (respirazione e apnee del sonno) e della gola (voce e deglutizione), tra cui anche, ad esempio, il trattamento chirurgico della tiroide e paratiroidi, nonché quello medico e chirurgico delle tonsille, della base del cranio, della bocca, lingua, ghiandole salivari, tumori del distretto cervicale e facciale, ecc.
Nonostante le diverse parti possano sembrare poco correlate, è comune che siano affette congiuntamente da uno stesso processo patologico, sia esso infettivo, tumorale, traumatico o di altra natura, ragione per cui vengono trattate da uno specialista unico, con il titolo di Medico-Chirurgo Otorinolaringoiatra. È per questo motivo che l’otorinolaringoiatra tratta anche la patologia del nervo facciale, che segue un decorso anatomico proprio nelle regioni menzionate precedentemente.
L’otorinolaringoiatra è quindi il medico e chirurgo di riferimento per interventi riguardanti non solo la triade anatomica di orecchio, naso e laringe, ma anche del distretto cervico-facciale e del basicranio in generale.
Rinologia
- Chirurgia delle cavità nasali e dei seni paranasali CHIUSI (es. settoturbinoplastica, dacriocistorinostomia, ecc.)
- Sindrome delle apnee nel sonno
- Sinusite, rinite
- Poliposi naso-sinusale
- Sindrome del naso vuoto
- Allergie con prevalente coinvolgimento delle vie aeree superiori