Implantologia dentale, importantissima l’igene, l’idropulsore

Idropulsore dentale

L’idropulsore dentale, irrigatore od anche doccetta è uno strumento per l’igiene orale domiciliare che, con un micro getto d’acqua regolabile, rimuove le piccole particelle di cibo rimaste trai denti dopo il pasto.

In commercio ne esistono di vari formati e marche (Oral-B, Braun, Philips etc.) ma, generalmente, quasi tutti gli idropulsori dentali presentano le stesse caratteristiche e modalità di utilizzo. A fare la differenza è la potenza del getto d’acqua, la qualità dei materiali di costruzione e gli accessori in dotazione.

Nella confezione che lo contiene, trovate:

il serbatoio

all’interno del quale va messa l’acqua, la stessa che utilizzate per lavarvi i denti con lo spazzolino. Oltre all’acqua è possibile aggiungere del collutorio ma senza esagerare e, soprattutto, non tutti i giorni;

il micro motore

fa funzionare la piccola pompa dell’acqua che crea la pressione selezionata ed avvia il getto;

un manipolo con beccuccio

il manipolo anatomico serve per direzionare il beccuccio/ugello dell’idropulsore tra dente e dente e per massaggiare le gengive utilizzando un getto più debole rispetto a quello utilizzato per la pulizia vera e propria.

Regolatore del getto

una manopola o dei pulsanti che permettono la regolazione dell’intensità del getto d’acqua da basso (doccetta) a molto intenso e concentrato;

Ugelli di ricambio

In genere l’idropulsore viene venduto con un ugello già montato sul manipolo collegato al serbatoio per l’acqua. A corredo vengono aggiunti altri ugelli utilizzabili dagli altri componenti della famiglia.

Come si usa l’idropulsore dentale ?

Nella confezione sono presenti le istruzione relative all’idropulsore acquistato ed è buona norma leggerle attentamente per non provocare danni alle gengive od allo strumento stesso.

Ad alcuni, questo passaggio potrebbe risultare superfluo ma è bene essere consapevoli che gli idropulsori in commercio sono molto potenti e professionali quindi il loro uso scorretto potrebbe provocare lesioni all’interno del cavo orale.

Utilizzo:

  • Per prima cosa è necessario riempire il serbatoio con la stessa acqua che utilizziamo per lavarci i denti con lo spazzolino e, nel caso, aggiungere qualche cucchiaino di collutorio;
  • Se è la prima volta che si utilizza un idropulsore dentale è bene iniziare impostando il getto d’acqua su una regolazione medio-bassa (ad aumentarla si fa sempre in tempo);
  • Accendere il motore quando si ha il beccuccio in bocca, per evitare schizzi di acqua in viso o, peggio, negli occhi;
  • Agire sul manipolo per direzionare il singolo getto d’acqua nelle zone interdentali ovvero le più difficili da raggiungere e ripetere la procedura per ogni spazio interdentale sia dell’arcata superiore sia per quelle inferiore;
  • I portatori di apparecchio ortodontico fisso o protesi fissa su impianti dentali così come un ponte, potranno apprezzare l’efficacia dell’idropulsore dentale per la rimozione del cibo che generalmente si incastra proprio sotto i manufatti protesici o tra i ganci dell’apparecchio provocando carie, infezioni gengivali (gengivite), parodontite, perimplantite ed alitosi;
  • Abbassando la potenza, il getto più debole agisce sulle gengive con una sorta di massaggio
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